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Nelle ultime tre giornate arrivarono altrettante sconfitte (Pergocrema, Legnano e Telgate) retrocedendo in Serie D dopo dieci anni nel calcio professionistico. Nella prima stagione in Serie A la squadra ottiene risultati discreti, ottenendo tuttavia la salvezza senza passare dai play-out. Una volta assimilati gli schemi del tecnico, però, la squadra cominciò a macinare gioco e risultati; rinforzata da un mercato di riparazione che permise l’acquisto del portiere Antonio Chimenti, del terzino Vittorio Tosto e del regista Roberto Breda, la compagine granata riuscì a chiudere la stagione regolare al terzo posto in classifica, guadagnando un posto utile per i play-off promozione, grande novità regolamentare di quell’anno. Nonostante le difficoltà, la Salernitana chiuse comunque l’annata con un bottino di punti abbastanza alto (36, a soli 6 punti dalla prima squadra promossa), a pari merito con Modena, Pescara, Avellino e Cosenza; la classifica avulsa decretò però la salvezza delle prime tre squadre, costringendo la compagine campana a giocarsi, in coda al campionato, uno spareggio-salvezza in gara unica con il Cosenza sul campo neutro di Pescara. Nel corso dell’anno, la Salernitana si dimostrò una squadra molto difficile da battere (appena 9 le sconfitte in campionato, come l’Ascoli, promosso in Serie A), ma faticò moltissimo a vincere, per via di una scarsa attitudine realizzativa, colmata soltanto in parte dall’abilità nei calci piazzati del centrocampista Daniele Pasa, miglior marcatore granata del torneo.

La squadra di Ansaloni ne uscì sconfitta per 1-0, sito maglie calcio retrocedendo subito in terza serie. Nonostante fino a poche giornate dalla fine fosse terza e apparisse in pieno controllo della situazione, una serie di sconvenienti pareggi consecutivi arrivati nella tarda primavera del 1995 fecero sì che la Salernitana dilapidasse in breve tempo un cospicuo margine di vantaggio accumulato sulle inseguitrici. Il ritorno in Serie B avvenne dopo 23 campionati consecutivi di terza serie, al termine di una stagione cominciata fra le proteste e lo scetticismo del pubblico, con il presidente Soglia che aveva rassegnato le dimissioni, dichiarandosi disposto a cedere la società, salvo poi tornare, dopo i primi risultati positivi, al vertice del club. La squadra sfiorò anche la finale di Coppa Italia Serie C, terminando la sua corsa in semifinale, dopo un doppio pareggio con il Perugia. Nella sfida conclusiva con il Pescara, i granata furono a lungo virtualmente promossi, salvo esser scavalcati dal Perugia nel secondo tempo, a causa degli sfavorevoli risultati in arrivo dagli altri campi.

La sconfitta per 2-1, maturata nel secondo tempo della partita, regalò la promozione ai nerazzurri, relegando invece la squadra di Delio Rossi a un amaro quinto posto. A sorpresa, nella stagione 1995-96, le strade della Salernitana e di Delio Rossi si separarono: il tecnico rientrò a Foggia, con l’obiettivo di riportare i satanelli, appena retrocessi, in massima serie. 1997-98, raggiungendo la promozione in massima serie con ben 5 partite ancora da giocare. Questo ruolino di marcia le consentì di arrivare a giocarsi al meglio le possibilità di promozione. In panchina siede Cesare Butti e puntando alla promozione si costruisce una squadra molto competitiva che rimarrà nei cuori degli sportivi verbanesi: Galliera (Sacchi), Madaschi, Peviani, Gaiardelli, Borrè, Boni (Volpi), Trepiccioni (Scodellaro), Paris, Mambretti, Zurini, Chiadini. Gli anni ottanta non si discostarono molto dai risultati ottenuti nei settanta così come non mancarono contestazioni e problemi di natura economica. Negli anni seguenti la casa del Biscione prese parte ai rally anche con la Giulia TI e la Giulia GTA conquistando ripetutamente la Coupe des Alpes. I guai non finiscono qui ma proseguono negli anni immediatamente successivi: alla retrocessione dal campionato cadetto seguono a ruota altre due retrocessioni consecutive. Rinnovata negli interpreti (grazie agli arrivi di Giovanni Pisano, Massimiliano De Silvestro, Francesco Tudisco, Claudio Grimaudo, Pietro Strada) e nei componenti dell’area tecnica (allenatore Giuliano Sonzogni, direttore sportivo Renzo Castagnini), nella stagione 1992-1993, la squadra riuscì a stabilire un record di imbattibilità a lungo rimasto ineguagliato, inanellando 22 risultati utili consecutivi.

Nota positiva della stagione furono i 21 gol di Giovanni Pisano, che bissò il successo dell’anno precedente, laureandosi capocannoniere della categoria. Per la prima volta nella storia della Serie B a 20 squadre, 36 punti non furono sufficienti a ottenere la permanenza nella categoria. Con queste premesse, i granata si approcciarono per la seconda volta nella loro storia alla serie A, proprio nella stagione del loro ottantesimo anniversario. Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Vicenza Calcio. Le maglie delle divise da calcio da uomo di adidas offrono tagli regolari che si adattano ai movimenti con fluidità, mentre i pannelli in mesh posizionati in punti strategici e tecnologie antiumidità esclusive, come AEROREADY, fanno trapelare la giusta quantità d’aria per combattere accumuli di calore e sudore. Anche la Salernitana non fu da meno, ma molti degli acquisti realizzati si rivelarono in breve tempo inadeguati per la categoria e per le stesse ambizioni della Salernitana, costringendo i granata a un’annata di grande sofferenza. Tuttavia, i magri risultati racimolati nel momento culminante della stagione, peraltro in sfide decisive che la vedevano opposta alle dirette concorrenti, frenarono le ambizioni della Salernitana, che concluse per la seconda volta consecutiva il torneo al 5º posto.

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