Maglietta real madrid 2017 marcelo
Nessuno gli ha chiesto conto un anno fa delle incredibili voci sulla Juve, e nessuno gli diede l’alt quando insultò il pubblico di Parma: «Fischiarci è vergognoso: che vadano a lavorare». Nessuno è corso ai ripari un anno fa quando la ConfCup fu un disastro e Lippi promise cambi di rotta mai avvenuti; nessuno chiese conto a Lippi di una qualificazione mediocre e allarmante. Nella sostanza il cammino poi è ripreso con il solito tran tran: la stessa qualificazione mondiale era stata di una mediocrità assoluta. 2) La gestione della nazionale da parte di Lippi con un piglio spesso arrogante – il famoso «non debbo spiegazioni a nessuno» – ha colto di sorpresa la stessa Federcalcio che si è ritrovata nella sostanza esautorata dallo stesso ct che negli ultimi 2 anni si è isolato, diventando una specie di uomo forte senza controllo. Buona parte dei giocatori che hanno contribuito a questa disfatta non devono nemmeno dire addio alla nazionale per sopraggiunti limiti di età . Al netto dei pesanti infortuni (Sturridge su tutti), c’è stato un mercato che si sta rivelando sbagliato, non avendo risolto una serie di lacune della squadra che erano emerse anche nella scorsa stagione. Dopo una stagione e mezza il consulente di mercato lascia il Pordenone: sarà presentato oggi alle 15 nella sede del club biancoscudato.
Il Tottenham preleva a inizio sessione di calciomercato due giocatori dalla Premier League: il regista danese ex Southampton Pierre-Emile Højbjerg e Matt Doherty, esterno irlandese reduce da un’ottima stagione col Wolverhampton. Inoltre se l’Inter vince utilizzando quasi esclusivamente giocatori stranieri, la chiusura a calciatori di altre nazionalità ma di passaporto italiano diventa più che altro pericolosa ottusità . Nel momento in cui ha dovuto rimettere mano alla rosa Lippi ha sbagliato tutto e ha lasciato fuori i pochi giocatori di qualità disponibili. Dopo, stia tranquillo, parliamo di tutto il resto. Non è stato certo uno spogliatoio diviso, spaccato e ribelle come quello francese, anzi tutto il contrario: abulico, spento e senza personalità . Se è assodato che quanto avvenuto in Sudafrica è peggio della Corea 1966 – il che è tutto dire – vorrei sapere semplicemente quali saranno le conseguenze di quanto avvenuto. Giovedì 24 giugno 2010: crac Italia, è peggio della Corea. O forse, più semplicemente, è colpa nostra: quando vedemmo Lippi a San Remo cantare «Italia, amore mio» col principe Emanuele Filiberto e Pupo, avremmo dovuto mandare la neurodeliri in Federcalcio.
Ho saputo che lei stamani terrà una conferenza stampa prima di tornare in Italia, e non essendo in Sudafrica non ho possibilità di alzare il dito e di parlarle di persona. Il commissario tecnico Marcello Lippi infatti non ha nemmeno bisogno di dimettersi perché tanto è arrivato al Mondiale alla scadenza del mandato, tanto che lei ha già messo ufficialmente sotto contratto il suo successore Cesare Prandelli addirittura prima della partenza per il Sudafrica. Il problema è aver abdicato al ruolo di guida della nazionale, essersi fatti scippare il posto dal delirio di onnipotenza di Lippi; non aver capito, o addirittura condiviso, il fatto che il ct di Berlino 2006 non aveva alcuna voglia di costruire una nuova nazionale, di innovarla, di tenerla viva, ma coltivare il progetto folle di presentarsi in Sudafrica con gli stessi uomini. E non si è fatto nulla per evitarlo. 9) La storia non ci ha insegnato nulla.
1 dello storico tonfo, da buon burocrate, ha fatto un discorso di un’ora in cui non si è capito nulla. Infatti, come si fa a fare un referendum per esempio come si è fatto sulla modifica di un intero titolo ? Per l’esordio ha scelto un modulo mai praticato (4-2-3-1) e ha insistito su Marchisio trequartista, non accorgendosi non solo che Marchisio non era in grado di fare il trequartista ma non era proprio in grado di fare il titolare. A evitare una situazione tipo quella di ieri in cui il commissario tecnico Marcello Lippi ha cominciato dicendo «Mi assumo tutte le responsabilità », così da evitare le due o tremila domande che davvero, e non solo formalmente, lo inchiodassero alle sue responsabilità – ricordo sempre l’arrogante e maleducato «Io non debbo spiegazioni a nessuno» – vorrei almeno fare una mozione di servizio. Il debole e pavido Abete non ha mai corretto la deriva autocratica del Lippi che si è sentito in diritto di negare spiegazioni all’opinione pubblica e perfino a lui stesso.
Di più su real madrid maglia 2025 sulla nostra home page.