Migliori maglie vintage calcio
Inoltre nel 2012 la rivista italiana Guerin Sportivo ha posto la casacca biancorossa del 1978-1979 al 94º posto tra le 100 maglie più belle di sempre nella storia del calcio. La stagione 1987-88 segna l’ingresso del calcio fasanese in serie C2 dopo un campionato dominato: alla guida di quella squadra c’era Elia Greco insieme agli acquisti Valeriano Prestanti e Claudio De Tommasi trascinati dall’esplosione di Vittorio Insanguine, capocannoniere dell’intera categoria (25 gol). Foggia, ai tempi di Zemanlandia, realizza 11 gol tra campionato e Coppa Italia e secondo lo stesso tecnico boemo, nessun centrocampista segnò più così tanto sotto la sua guida anche negli anni seguenti. I siciliani hanno ottenuto grandi vittorie in trasferta, e infatti vincono anche a Foggia, dopo essere stati per 49′ piegati da un gol di Nocera. L’11 gennaio 1993 realizza una doppietta contro il suo ex Foggia, che aveva ancora Zeman in panchina, disputando l’incontro come migliore in campo. A fine mese torna in condizione e il 29 marzo 1992 sigla una rete nel derby di Puglia giocato contro il Bari (1-3), risultando tra i migliori in campo. Luciano Zecchini che conduce la squadra alla salvezza, giunta all’ultima giornata della stagione regolare con un 2-0 sul campo del Rovigo.
Alla nona giornata nel campionato 1990, il 21 aprile realizza una doppietta ai danni del Metalist (6-0). Il 28 settembre seguente sigla un’altra doppietta, nel 4-0 inflitto dallo Spartak all’Ararat: chiude l’annata con 5 gol in 29 giornate di campionato. Dopo aver disputato un ottimo campionato, la stagione seguente è prelevato dall’Inter in cambio di 17 miliardi di lire: fa bene solo nella sua prima stagione (33 presenze e 9 reti), poi ha un calo di condizione e nel 1994 passa al Duisburg, in Germania, appena dopo aver vinto la Coppa UEFA. Nel novembre del 1993, Å alimov realizza il 2-1 per l’Inter in una sfida persa contro la Lucchese, consentendo al club nerazzurro di passare agli ottavi di Coppa Italia nonostante la sconfitta (i milanesi aveva vinto 2-0 all’andata). Il 25 ottobre 1993, l’allenatore dei nerazzurri Osvaldo Bagnoli lo manda in tribuna nella sfida contro l’Udinese. Il Cesena ha perso per 2-3 contro il Matelica, ed è fuori dai playoff, personalizza maglia calcio su Corriere Cesenate. Nella stagione 2015-2016 il Cesena allestisce una squadra con diversi giovani promettenti che, guidata da Drago, mantiene un rendimento ottimo in casa e pessimo in trasferta per tutta la stagione. Il 26 ottobre 1992, giocando un ottimo match da mediano, realizza una rete nel derby d’Italia contro la Juventus, partita vinta 3-1 dall’Inter.
22 marzo 1993 va in gol nuovamente contro la Juventus (0-2), segnando con un pallonetto che supera l’estremo difensore avversario Angelo Peruzzi. Dopo aver giocato per un lustro nello Spartak Mosca, nel 1991 si trasferisce in Italia, al Foggia di Zeman, dove gioca 33 incontri di campionato segnando 9 gol e contribuendo in maniera fondamentale al successo di Zemanlandia. Ha un fratello maggiore, Pavel, che ha giocato assieme a lui nelle giovanili dello Spartak Mosca da calciatore. Calciatore aggregato dalle giovanili. Una volta riusciti a pronunciare correttamente il nome di tre specie, devono tuffarsi in mare e fotografare esemplari di tre delle specie di cui hanno imparato il nome. Una tipologia di maglietta, usata tipicamente in palestra ma anche come indumento estivo informale, è la maglietta smanicata, che consiste in una t-shirt privata completamente delle maniche, in modo che il bordo dei fori circondi l’attaccatura del braccio. Ora era entrata in ballo anche la Mangiacarrubbe, la quale s’era messo in testa di pigliarselo lei, Brasi Cipolla, giacchè era di chi se lo pigliava; lei almeno era una bella ragazza con tanto di spalle, e non vecchia e spelata come la Vespa. Era dall’inizio del secolo che Nike non azzeccava la maglia del Barça! L’azienda si è ispirata alla fantastica squadra del centenario guidata da Rivaldo per riproporlo.
Nel 1991 era considerato tra i migliori talenti della Nazionale sovietica allenata da Byšovec. Dopo aver realizzato 11 gol in 23 presenze con la squadra riserve, nel 1986 gioca anche qualche manciata di incontri nella massima divisione sovietica con la prima squadra. Dopo un anno trascorso anche in Svizzera, a Lugano, nel 1995 torna in Italia: gioca tra Udinese, Bologna e Napoli, senza riuscire più a raggiungere i suoi livelli migliori, quelli dei tempi di Foggia e della prima stagione interista, venendo squalificato per due anni nel 1999 per doping. In ogni caso, difficilmente vedremo emergere il suo dark side, il «lado nero», sia perché sono i giorni dell’anniversario materno (sarebbero stati 90 anni), sia perché l’unico riferimento al «nero» concesso sarà quello al nickname di Fabio Cudicini (il ragno nero), il grande portiere appena scomparso, guarda caso proprio novantenne. Foggia poiché troppo stanco dopo aver lavorato senza fermarsi per più di due anni consecutivamente, arrivando da un campionato con il calendario solare. Ero a due passi dalla cresta e avevo intorno delle schiene boscose. Ma due giovanotti sotto il portico del Cristallo gridavano in mezzo a un crocchio e accendevano un giornale spiegato che un cameriere voleva riprendergli.